Sì è conclusa qualche giorno fa l’ultima edizione di Milano Unica.
Le nuove tendenze autunno inverno 2019/20 di questa edizione si ispirarano da un messaggio di positività universale partendo dal concetto “Nations to Nations”, cioè l’unione tra popoli e nazioni appartenenti a diverse latitudini del mondo con un invito ad aprirsi al nuovo e a tutto ciò che di positivo può arrivare dallo scambio tra Paesi del mondo.
Lo slogan che ha caratterizzato l’intera manifestazione è stato “Uniti per essere unici” basandosi su temi universali di sostenibilità e convivenza pacifica tra i popoli, e all’invito ad un’integrazione positiva quale fonte di immensa ricchezza.
Tutto tradotto nella rappresentazione dei “tessuti del futuro” che racchiudono contrasti di colore, disegni, strutture e stampe che siano rispettosi dell’ambiente attraverso la riduzione di prodotti chimici, di spreco di acqua e di fonti energetiche inquinanti.
Il “Nations to Nations” è il connubio tra diversi Paesi per la costruzione di nuove tendenze:
Scozia, Turchia e Romania vicine per un forte background culturale, sono legate alla vita contadina e all’aria aperta che tradotto, significa filati naturali con decorazioni floreali e animali, ricami in lana e decori ottomani.
Corea del Sud Svizzera e Svezia legate da un concetto di essenzialità sia per estetica che per stile di vita, significa tessuti con forme geometriche basiche : triangoli, cerchi e quadrati accorpati ad un linguaggio più architettonico.
Belgio, Arzebaijan e Indonesia: eleganza e praticità sono caratteristiche per tessuti confortevoli e performanti, morbidi, fascianti e tecnologici ispirandosi sia alla pittura fiamminga che all’architettura moderna
Questo è quanto riassume il motto di questa edizione: “ Non ci sarebbe moda senza il tessuto, non ci sarebbe glamour senza dettagli”
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